La ciclofficina è uno spazio situato all'interno dell' Ambasciata dei Diritti che nasce dopo il vertice mondiale sul clima di Copenaghen, dove il riciclo e il riutilizzo dei materiali e il muoversi in bicicletta quotidianamente è il valore fondamentale di esso. Si basa sullo scambio di esperienze e sulla libera circolazione dei saperi, sull’idea di non vivere e non alimentare un sistema fondato sul petrolio, sulle guerre, sul profitto dei beni comuni, sullo sfruttamento indiscriminato del pianeta e degli esseri umani. Questo spazio mette in primo piano i nostri stili di vita, partendo da quei piccoli cambiamenti che incidono realmente sulla quotidianità di tutti noi, dalla consapevolezza di realizzare attraverso la bicicletta una società più sana, più equa, più giusta, che rimetta al centro della vita sociale e politica la persona e l’ambiente. Questo spazio è profondamente contro ogni forma di razzismo e di spirito antifascista.

domenica 20 novembre 2011

"UN LOGHETTO PER LA BICICLETTA"


UN LOGHETTO PER LA BICICLETTA!
Crea il loghetto per la campagna di sensibilizzazione
all’ utilizzo della bicicletta nella città di Ancona


La polisportiva Ancona Social Club lancia e promuove “UN LOGHETTO PER LA BICICLETTA”, concorso di idee per sensibilizzare e promuovere l'utilizzo della bicicletta nella nostra città.
Lo scopo dell'iniziativa è quello di trovare un immagine/LOGO simbolo della bici e del suo uso come mezzo sostenibile per una città più vivibile e a portata di tutti.
Tutti possono partecipare inviando, dal 20 Novembre fino al 10 Dicembre 2011, le loro idee e creazioni alla mail anconasocialclub@libero.it. Le immagini dovranno pervenire in formato A4 file PDF indicando nome e cognome dell'autore e un recapito telefonico.
La creazione non dovrà contenere simboli politici o religiosi.
Il loghetto dovrà essere libero dai diritti d'autore, e non può essere utilizzato per scopi commerciali.

Martedì 20 dicembre alle ore 21:00 c/o l’ Ambasciata dei Diritti in Via Urbino, 18 Ancona,durante l'attività della Ciclofficina si esporranno tutte le creazioni e con votazioni libere aperte a tutti, verrà scelto il logo che diventerà il simbolo per lanciare iniziative e campagne di sensibilizzazione a favore del ciclismo urbano.

Al vincitore verrà consegnata una bicicletta riciclata e restaurata dai ragazzi della Ciclofficina.

giovedì 17 novembre 2011

DURBAN chiama ANCONA

Martedi 22 Novembre ore 21:30 c/o l'Ambasciata dei diritti alle ore 21:30 si farà un focus sui cambiamenti climatici planetari....Il clima non si cambia, il sistema si, usa la bici!

venerdì 11 novembre 2011

Con una bicicletta..pratichi sport nella città!




Intendiamo e definiamo sport, quel movimento fisico, accessibile a tutti, fuori dal contesto economico, legato agli spazi urbani e comuni della città, rafforzando la socialità tra gli individui: la bicicletta è la nostra palestra a cielo aperto!

L''importanza di muoversi in bicicletta come attività fisica riduce di circa il 50% i rischi di patologie legate all'inattività fisica (obesità, malattie cardiovascolari, diabete negli adulti) riducendo l'ipertensione, e le conseguenze legate alla vita sedentaria (stress, ansietà, senso della solitudine).
Trenta minuti di attività fisica, legate al quotidiano, corrispondenti a 150 kilocalorie bruciate, contribuiscono a ridurre i rischi sopra indicati. Andare in bicicletta per un tragitto da 3,5Km a 4,8Km corrisponde ai 10/15 minuti di attività fisica, moltiplicato il tragitto per un' andata e ritorno (casa-lavoro) nel nostro quotidiano solo spostandoci con la bicicletta effettuiamo circa 30 minuti di movimento fisico.
Fonte: Comunicato Stampa OMS - 4 aprile 2002Data pubblicazione: 05 aprile 2002

Quindi muoversi nel tessuto urbano con la bicicletta, si traggono benefici individuali e collettivi, si migliora la propria salute e quella degli altri, dal momento che non si inquina, si rafforzano le relazioni sociali.
In tempi di crisi, la bicicletta è una palestra a costo zero, e gratuita per muoversi da una parte all'altra della città, è uno strumento accessibile a tutti.

Nella ciclofficina puoi costruirti la tua palestra mobile!

lunedì 7 novembre 2011

STOP MASSACRO!



La notizia dell'investimento e l'uccisione di un ragazzino a Milano che rientrava a casa in bicicletta, l'investimento della ragazza ad Ancona che lotta tra la vita e la morte, ARTICOLO e tanti altri incidenti che colpiscono l'utenza debole delle città italiane , fanno emergere quanto sia poco considerato l'argomento della messa in sicurezza delle strade per l'utenza debole (pedoni, ciclisti).
Nella nostra città le segnaletiche orizzontali sono quasi scomparse, i motorizzati gudano oramai per abitudine, per chi utilizza la bicicletta è una vera impresa farsi rispettare nel traffico. Le piste ciclabili sono scollegate e riversano in un pessimo stato, le automobili sono parcheggiate ovunque senza alcun controllo, ma paradossalmente l'unica soluzione che si trova per risolvere il problema (che non lo risorve) è l'utilizzo del casco per i ciclisti.
I pedoni devono attendere oltre un minuto per attraversare una strada (se va bene), l'educazione stradale non è parte della nostra cultura, e chi ci rimette sempre sarà chi sceglie di muoversi in maniera sostenibile, utilizzando mezzi pubblici o biciclette.

Continuiamo a denunciare come sempre tuttociò, chiedendo che vengano istituite zone 30, zone a traffico limitato, e percorsi ciclabili per uno sviluppo di una mobilità sana per l'aria della nostra città, perchè le strade non appartengono solo ai veicoli motorizzati, ma sono uno spazio comune, e in questo dev'esserci il RISPETTO per chi sceglie di muoversi liberamente fuori dagli schemi preposti!

Esprimiamo un caloroso affetto a tutte le famiglie che sono state colpite da episodi analoghi...STOP MASSACRO!

giovedì 3 novembre 2011

martedì 1 novembre 2011

Riprenditi la strada...in BICICLETTA!

Crediamo che la bicicletta sia un' invenzione antica quanto contemporanea che possa rivoluzionare i nostri sistemi di vita, a partire da come ci muoviamo nel territorio.
La bicicletta è il mezzo che non inquina, che produce socialità tra le persone, che mette buon umore, che fa bene alla salute individuale e collettiva. Nella bicicletta oggi sono racchiuse molte risposte alle problematiche odierne: devastazioni ambientali, guerre, razzismo, impoverimento delle relazioni sociali tra gli individui, stili di vita sedentari.

Pedaliamo in bicicletta per noi stessi, ma nello stesso tempo per divulgarne l'utilizzo per tutti e per salvaguardarne la salute pubblica. Nelle città le problematiche legate ai gas inquinanti e le Pm10 sono fattori che contribuiscono a rendere invivibile l'habitat in cui viviamo, legato all'utilizzo indiscriminato dei veicoli a motore, contribuendo ad alimentare un sistema che distrugge sia la città in cui ci muoviamo, e che a catena si riversa sulle tematiche globali inerenti allo sfruttamento delle risorse petrolifere, con guerre per controllare i territori proliferi di questa risorsa.

Oggi le scatole a motore, costituiscono quella micro abitazione mobile che ci esterna dal vivere realmente la strada e i quartieri. Mediamente le persone escono dalle loro abitazioni per recarsi al lavoro rinchiusi in queste scatole a motore, una volta raggiunta la sede lavorativa ripartono sempre rinchiusi in scatola a motore per raggiungere di nuovo la loro abitazione: in pratica le persone diventano pacchi postali motorizzati, sempre più isolati dal vivere la strada, questo è il quotidiano.

Questo quotidiano, concesso che una persona non pratichi sport, porta con se tutti quei fattori legati alla salute: vita sedentaria, obesità, problemi cardiovascolari.

Ecco perchè oggi più che mai la bicicletta è quello strumento semplice che può cambiare la vita di tante persone nell'aspetto individuale e collettivo, spostarsi in bicicletta è una scelta che contribuisce a ridurre i gas inquinanti nelle nostre città e nello stesso tempo contribuisce a ridurre l'utilizzo del petrolio, determinando per una persona nuovi spazi di relazioni sociali, guardando la società circostante non attraverso un finestrino, ma sopra ad un sellino.

Spostarsi in bicicletta, ci si può rendere conto che il quotidiano è diverso da quello che viene descritto alla televisione, che ci sono tante persone che della strada ne hanno fatto salotto per comunicare, per scambiarsi saperi ed esperienze, quella strada che non isola, ma rafforza il sistema sociale fatto di tante esperienze e racconti positivi e negativi....il momento è arrivato riprenditi la strada in bicicletta!