La ciclofficina è uno spazio situato all'interno dell' Ambasciata dei Diritti che nasce dopo il vertice mondiale sul clima di Copenaghen, dove il riciclo e il riutilizzo dei materiali e il muoversi in bicicletta quotidianamente è il valore fondamentale di esso. Si basa sullo scambio di esperienze e sulla libera circolazione dei saperi, sull’idea di non vivere e non alimentare un sistema fondato sul petrolio, sulle guerre, sul profitto dei beni comuni, sullo sfruttamento indiscriminato del pianeta e degli esseri umani. Questo spazio mette in primo piano i nostri stili di vita, partendo da quei piccoli cambiamenti che incidono realmente sulla quotidianità di tutti noi, dalla consapevolezza di realizzare attraverso la bicicletta una società più sana, più equa, più giusta, che rimetta al centro della vita sociale e politica la persona e l’ambiente. Questo spazio è profondamente contro ogni forma di razzismo e di spirito antifascista.

giovedì 26 marzo 2015

DOMENICA 29 MARZO 2015



Ciao a tutti! Domenica 29 Marzo saremo presenti ad OH MY BIKE! La ciclofficina nella giornata di Sabato dalle 16:30 alle 18:30 sarà aperta a chi vuole sistemare la propria bicicletta per partecipare al giro. Inoltre abbiamo disponibili 5 biciclette Riciclate per chi non ha la bicicletta e vuole partecipare al giro. Per prenotare la bici chiamare al n°3382663709. Partecipate numerosi ci vediamo domenica!

CLICCA QUA PER LE INFO EVENTO OH MY BIKE


domenica 22 marzo 2015

Come pedalare in una città collinare: l'esempio di Lisbona

A chi vive in una città con colline o pendenze di un certo rilievo e vorrebbe usare la bicicletta, gli sarà senz’altro capitato di sentirsi dire la seguente frase: “La nostra città non potrà mai essere ciclabile perché ci sono troppe salite e non è per tutti la bicicletta”.
Parlo per esperienza personale. Abito a Napoli, città notoriamente piena di salite, e tra le maggiori considerazioni dei detrattori delle due ruote c’è sempre quella che non è possibile andare in bicicletta perché le pendenze sono eccessive. Molto probabilmente le stesse considerazioni che vengono fatte quasi quotidianamente al sottoscritto sono comuni a tanti ciclisti delle altre città italiane collinari: Roma, Ancona, Genova tanto per citarne alcune.
Se si ragiona soltanto secondo una visione verticale, nulla da eccepire. Se non si dispone di buon fiato o di una bici a pedalata assistita, diventa un‘impresa affrontare agevolmente le pendenze e spostarsi con facilità. Tuttavia, cambiando prospettiva, la situazione può essere affrontata in modo totalmente diverso.
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