La ciclofficina è uno spazio situato all'interno dell' Ambasciata dei Diritti che nasce dopo il vertice mondiale sul clima di Copenaghen, dove il riciclo e il riutilizzo dei materiali e il muoversi in bicicletta quotidianamente è il valore fondamentale di esso. Si basa sullo scambio di esperienze e sulla libera circolazione dei saperi, sull’idea di non vivere e non alimentare un sistema fondato sul petrolio, sulle guerre, sul profitto dei beni comuni, sullo sfruttamento indiscriminato del pianeta e degli esseri umani. Questo spazio mette in primo piano i nostri stili di vita, partendo da quei piccoli cambiamenti che incidono realmente sulla quotidianità di tutti noi, dalla consapevolezza di realizzare attraverso la bicicletta una società più sana, più equa, più giusta, che rimetta al centro della vita sociale e politica la persona e l’ambiente. Questo spazio è profondamente contro ogni forma di razzismo e di spirito antifascista.

mercoledì 8 dicembre 2010

COSA SONO LE CICLOFFICINE POPOLARI

                                          
Le Ciclofficine Popolari sono luoghi dove un individuo può riparare la biciclette in maniera autonoma fondata sullo scambio delle idee e dei saperi con altri soggetti, un percorso di riflessione sul consumo e sui nostri stili di vita, a partire dalla mobilità del trasporto in contrapposizione alla logica capitalistica legata alle guerre in nome del petrolio, allo sfruttamento indiscriminato del pianeta, e delle devastazioni ambientali annesse. Le ciclofficine popolari sono basate sul recupero e riciclo dei materiali, sul rispetto delle persone. Sono spazi autogestiti e senza scopi lucrativi nate da ciclisti urbani che della bicicletta ne hanno fatto una filosofia, basata sulla lentezza, e sul rispetto dell'ambiente. 
Le ciclofficine popolari promuovo corsi e incontri, per diffondere una cultura di una città sostenibile, a partire dal''utilizzo della bicicletta, concepita come mezzo in cui muoversi nel tessuto urbano.

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