La ciclofficina è uno spazio situato all'interno dell' Ambasciata dei Diritti che nasce dopo il vertice mondiale sul clima di Copenaghen, dove il riciclo e il riutilizzo dei materiali e il muoversi in bicicletta quotidianamente è il valore fondamentale di esso. Si basa sullo scambio di esperienze e sulla libera circolazione dei saperi, sull’idea di non vivere e non alimentare un sistema fondato sul petrolio, sulle guerre, sul profitto dei beni comuni, sullo sfruttamento indiscriminato del pianeta e degli esseri umani. Questo spazio mette in primo piano i nostri stili di vita, partendo da quei piccoli cambiamenti che incidono realmente sulla quotidianità di tutti noi, dalla consapevolezza di realizzare attraverso la bicicletta una società più sana, più equa, più giusta, che rimetta al centro della vita sociale e politica la persona e l’ambiente. Questo spazio è profondamente contro ogni forma di razzismo e di spirito antifascista.

giovedì 1 dicembre 2011

DURBAN chiama ANCONA...Il clima non si cambia, il sistema si, usa la bici!

I ciclisti urbani della Ciclofficina Social Club nella giornata di Sabato 03 Dicembre in concomitanza con il vertice mondiale sui cambiamenti climatici che si svolge a Durban (Sudafrica) 
lanciano un' appello alla cittadinanza di utilizzare biciclette e mezzi pubblici per ridurre le emissioni di gas inquinanti nell' atmosfera.

03 DICEMBRE: DURBAN CHIAMA ANCONA

A Durban (Sudafrica) si sta svolgendo l’ennesimo vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici globali. Come abbiamo visto in queste settimane anche in Italia, si sono verificati fenomeni di allagamenti, alluvioni, e frane, provocando morti e devastazioni su tutto il territorio.

Per evitare, che il clima del nostro Pianeta in poco tempo possa entrare in una crisi irreversibile,  è necessario ridurre entro il 2020 le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas climalteranti del 30% e, entro il 2050, dell'80%. Le misure che si possono adottare fin da subito, nella nostra città,
per ridurre le emissioni di gas inquinanti sono le seguenti:

- Sensibilizzare all’utilizzo della bicicletta per ridurre gli spostamenti in automobile;
- Creare piste e percorsi ciclabili;
- Creare delle zone a traffico limitato e zone a velocità di 30 km/h
  per la sicurezza dei pedoni
- Incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico.

Occorrono misure reali e immediate, le responsabilità umane sugli effetti del cambiamento climatico sono  confermate dagli scienziati dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Dobbiamo agire
subito, partendo da noi stessi da come ci muoviamo nelle nostre città; incentivando misure sostenibili per la salute dell’ ambiente e della collettività.

Il Clima non si cambia, il sistema si, usa la bici!


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