La ciclofficina è uno spazio situato all'interno dell' Ambasciata dei Diritti che nasce dopo il vertice mondiale sul clima di Copenaghen, dove il riciclo e il riutilizzo dei materiali e il muoversi in bicicletta quotidianamente è il valore fondamentale di esso. Si basa sullo scambio di esperienze e sulla libera circolazione dei saperi, sull’idea di non vivere e non alimentare un sistema fondato sul petrolio, sulle guerre, sul profitto dei beni comuni, sullo sfruttamento indiscriminato del pianeta e degli esseri umani. Questo spazio mette in primo piano i nostri stili di vita, partendo da quei piccoli cambiamenti che incidono realmente sulla quotidianità di tutti noi, dalla consapevolezza di realizzare attraverso la bicicletta una società più sana, più equa, più giusta, che rimetta al centro della vita sociale e politica la persona e l’ambiente. Questo spazio è profondamente contro ogni forma di razzismo e di spirito antifascista.

giovedì 24 febbraio 2011

IL VIAGGIO IN BICICLETTA DALLA FRANCIA ALL’INDIA PASSANDO PER ANCONA


Sono giunti ad Ancona i due cicloviaggiatori francesi partiti da Montpellier per arrivare in India e precisamente a Katmandou. Mary e Guillaume, questi i nomi dei due ciclisti, hanno attraversato in bicicletta la Toscana, l’Umbria e le Marche per partire infine dal porto di Ancona alla volta della Croazia.
I due ragazzi sono stati ospitati dalla Ciclofficina popolare "Social Club" (via Urbino 18 Ancona c/o l’associazione Ambasciata dei Diritti) uno spazio autogestito per la promozione della mobilità su due ruote e dove è possibile riparare e recuperare vecchie biciclette.
Dai ragazzi della Ciclofficina, Mary e Guillaume, sono stati guidati – sempre in bicicletta - alla scoperta di Ancona con una visita particolare al porto, alla Mole Vanvitelliana e alle opere realizzate dagli artisti internazionali durante la rassegna Pop Up. La vita del porto e della città con le sue foto andranno ad arricchire il blog-diario di viaggio che i cicloviaggiatori aggiornano quotidianamente per raccontare un’esperienza che vede nella bicicletta l’unico mezzo di trasporto che permette di conoscere le persone che si incrociano lungo il cammino.

I due giovani francesi ripartono per il loro viaggio ringraziando tutti i ragazzi della ciclofficina popolare "Social Club", prima ciclofficina sperimentale nelle Marche.


Per maggiori informazioni:

lunedì 14 febbraio 2011

LA SALUTE NON HA LIMITAZIONE

Alcune riflessioni sulla limitazione del traffico volta a ridurre la densità delle polveri sottili PM10 nell'aria nella città di Ancona.

L'idea di ridurre la densità delle polveri sottili con la limitazione delle auto è uno strumento superato, se non accompagnato da un diffuso sviluppo della mobilità sostenibile a tutti i livelli.
Purtroppo per i ciclisti urbani, per i pedoni grandi e piccoli che tutti i giorni affrontano la giungla urbana, lo strumento della limitazione del traffico appare inutile per diverse motivazioni.
Va considerato nella città di Ancona un problema culturale e strutturale sulla mobilità urbana il quale pone l' urgenza di ridisegnare il sistema dei trasporti, in primis cercando di ridurre drasticamente gli spostamenti su quattro ruote, incentivando l'utilizzo delle biciclette e dei trasporti collettivi nella città, costruendo una sinergia con tutte le parti socio economiche.
Oggi è necessario intervenire con campagne di informazioni e di incentivazione a tutela del bene pubblico principale cioè la salute, un bene che deve restare fuori dalle logiche commerciali e di profitto.
Per sviluppare queste priorità bisogna ripensare la struttura della città: è una follia continuare a costruire parcheggi per le automobili in centro, non risolleva le condizioni economiche di una città profondamente colpita dalla crisi, anzi  la si affossa in un sistema sempre più deleterio che mette in crisi anche la salute dei cittadini.
Interventi primari per sposare la mobilità sostenibile sono quelli di creare strutture adeguate per chi sceglie di muoversi responsabilmente, una su tutte le piste ciclabili collegate tra loro in modo da permettere a chi voglia utilizzare la bicicletta di spostarsi con sicurezza nella città.
Costruire parcheggi non serve se non a sperperare denaro pubblico mentre potenziare i parcheggi esistenti fuori dal centro con maggiori collegamenti bus e navette, o proponendo l' alternativa del bike sharing è una soluzione migliore e senza dubbio più ecologica. Andrebbero istituite zone 30 e ZTL nei quartieri dove maggiore è il passaggio pedonale, in particolare  nella zona di P.zza Ugo Bassi e gli Archi,  la segnaletica  fondamentale andrebbe migliorata, così come tutto il sistema di sincronizzazione semaforica, evitando tempi biblici di attesa per ciclisti e pedoni.
Muoversi responsabilmente in città deve diventare una priorità per tutti i cittadini, che va diffusa in ogni sua forma, creando infrastrutture e promuovendo campagne di sensibilizzazione nell' immediatezza, soprattutto alla luce degli ultimi rapporti sulla qualità dell' aria che si respira nella nostra città.  Con la speranza che queste prime limitazioni al traffico cittadino siano il punto di inizio di una riflessione seria e risolutiva a tutela del fondamentale diritto di tutti, quello alla salute.

mercoledì 2 febbraio 2011

MERCATINO DELL'AUTOPRODUZIONE E DELL'USATO


La Ciclofficina sarà presente  al mercatino con la campagna "RICICLetta".
In caso di bel tempo chi vuole porta la bicicletta per fare un giro in compagnia nella strada ciclabile Falconara-Chiaravalle. Vi aspettiamo.















Il Csa Kontatto nell’ambito del Critical Market ospita il
 “Mercatino dell’Autoproduzione e dell’Usato”
Domenica 6 Febbraio 2011 dalle ore 9:00 fino a sera …
È possibile e praticabile oggi costruire insieme un altro modello di sviluppo? È possibile creare effettivamente alternative a quanto ci viene ogni giorno proposto da questa globalizzazione vorace e distruttiva delle risorse della terra? 
La risposta è si e proprio dall’esigenza di passare dalla teoria alla pratica il Centro Sociale Autogestito Kontatto da ormai quasi un anno ha creato all’interno dei propri spazi il Critical Market, un mercato alternativo dove è possibile acquistare i propri beni alimentari e quanto deriva dall’autoproduzione direttamente dai produttori, annullando tutti i passaggi delle filiere che determinano inquinamento, sfruttamento delle risorse e prezzi non equi e trasparenti.
Il 6 Febbraio dopo una pausa dovuta alle cattive condizioni metereologi che, il Critical Market  riparte in una veste nuova e particolare. Ospiterà, infatti, il Mercatino dell’Autoproduzione e dell’Usato che è ormai portato avanti da diversi anni da una rete di persone che abita in campagna come in città tra le diverse provincie delle Marche. Questo momento nasce dalla collaborazione in questi mesi con la  Rete BioRegionale dei Semina Sogni che durante il mercatino ha curato la produzione di pane e pizze direttamente sfornati durante il Critical Market, con un forno autocostruito.
In questi mesi abbiamo cercato insieme di praticare un’ alternativa reale e ci siamo interrogati collettivamente su come vogliamo declinare l’accesso al cibo che apparentemente risulta di secondo piano in un contesto occidentale come il nostro. In realtà, la questione è molto più complessa di quanto non ci viene raccontata. L’agricoltura, a livello globale e locale, oggi è diventata un processo industriale che sta portando all’esaurimento delle risorse non rinnovabili della terra quali il suolo e l’acqua. L’agricoltura industriale è una delle cause principali dei cambiamenti climatici e delle enormi ingiustizie che stanno causando la morte di milioni di persone e inarrestabili migrazioni con tutto ciò che ne comporta. Vogliamo e dobbiamo difendere la nostra terra praticando giornalmente scelte ecologiche e compatibili, costruendo comunità territoriali, rigenerando un rapporto stretto con il territorio, le sue risorse e i suoi equilibri.
Il 6 Febbraio nasce, dunque, dall’idea di attivare e sviluppare nuove forme di società e di economia solidale. Il cibo no è una merce ma un bene comune e per questo pensiamo che sia necessario sviluppare una distribuzione e scambio diretta e partecipata e che ci possa essere un altro modo di consumare.
 Vi aspettiamo, presso gli spazi del Centro Sociale Autogestito Kontatto,
 per trascorre insieme una giornata di altra economia,  per costruire ciò che è praticabile e … praticarlo!